Impazza ormai da anni nel web, questa tipologia di impasto e vi posso assicurare che da buona siciliana, la faccio da tantissimi anni, mi trovo sempre bene, e si presta a tantissime preparazioni, dal dolce, che adoro, al salato.
Puoi fare decorazioni, torte salate, la puoi usare per il forno o fritta, farcita o no, con una semplice passata di zucchero sopra, avete capito di cosa sto parlando???
Di un impasto, che una volta capito le varie tecniche di preparazione, non lo mollerete più. Sembra banale, ma non lo è, anche se la ricetta è sempre la stessa, in base all’uso che ne farete, il sapore cambierà di molto, e non finirete mai di sorprendervi, quando scoprirete ogni volta un nuovo uso, Io vi posso solo suggerirne alcuni, provati da me personalmente, ma sono sicura che voi saprete fare molto meglio.
Intanto però la cosa essenziale è imparare a farla nel migliore dei modi, per ottenere un risultato morbido, gustoso e che mantenga tutta la sua morbidezza per più giorni, conservandolo al meglio.
L’ impasto della Rosticceria Siciliana è una simil Brioche e data la scarsa quantità di zucchero è molto versatile sian nel dolce che nel salato.
IMPASTO PER ROSTICCERIA SICILIANA 500 gr di farina 00 500 gr di farnia manitoba 100 gr di zucchero 100 gr di strutto 400 gr di latte 100 gr di uova (circa due) 7 gr di lievito di birra secco 20 gr di miele 20 gr di sale tuorlo, panna per spennellare.Questi sono gli ingredienti base, c’è chi a questa base aggiunge 50 gr di latte scremato in polvere (serve per mantenere ancora più soffice l’impasto dopo la cottura).
Ma data la voracità con la quale viene sbranata ogni preparazione, in casa mia possiamo evitare questo semplice passaggio.
Chi sostituisce lo strutto con il burro, perchè ci si crede che sia poco salutare, ma poi magari farciamo le brioche con la tanto amata crema di nocciole spalmabile non leggendo le etichette, io ne uso pochissima e cerco di acquistare alcune marche bio, dove ci sia la reale presenza di cioccolato e di nocciole, senza olii e grassi di dubbia provenienza.
Meglio un cucchiai di strutto che un cucchiaino di “crema di nocciole spalmabile”, questo è da sottoscrivere.
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Diciamo che di versioni in giro per il web ce ne sono parecchie, io naturalmente vi posso garantire che questa ha un sapore molto neutro, l’assenza del burro e la presenza di pochissime uova, rende l’impasto dal sapore leggero che facilmente possiamo accostare a tantissimi altri ingredienti, sia dolci che salati.
L’impasto è consigliabile prepararlo la sera prima e conservarlo coperto da pellicola in frigo, quindi versiamo nel boccale della planetaria munita di gancio, le farine setacciate e lo zucchero, sciogliere nel latte il lievito e il miele (io di solito lo faccio una decina di minuti prima di impastare), aggiungere alla farina il latte a filo, mentre la planetaria è in azione al minimo. A questo punto aggiungere le uova uno alla volta, inserire il secondo dopo che il primo è stato assorbito, finite le uova passiamo allo strutto, inserendolo un pò alla volta come per le uova, continuare ad impastare fino a quando si sarà incordato, e lo noterete perchè la pasta tenderà a staccarsi dalle pareti del boccale e resterà attaccata al gancio, come se fosse un unico pezzo, proprio come nella foto.
A questo punto liberate la vostra fantasia, io vi lascio qualche indicazione su cose e come potete usarla, ma ci sono tantissime possibilità che anche solo ad elencarle, non basterebbe un giorno per scriverle.
Nelle varie ricette che vi elencherò ci saranno delle piccole variazioni, ma l’impasto così com’è va benissimo per tutto, anzi io in genere ne impasto almeno due kili alla volta e preparo di tutto.
La cottura in generale va fatta a 180° a forno ventilato, i tempi dipendono dalle pezzature e da cosa dovremo fare.
In linea generale l’impasto dovrà raddoppiare di volume per ben due volte. Prima di preparare le pezzature e dopo averle create.
Cominciamo dalle classiche palline o le famose brioche col tuppo
Le mie non ce l’hanno solo perchè le uso fare piccoline, per ottenerle basterà tagliare l’impasto a pezzi di circa 50 gr e fare delle piccole palline
Le trecce con lo zucchero, era la merenda che mi portavo sempre a scuola.
TRECCIA DOLCE CON AMARENE BRUSCHE
ma ancora, panzerotti con prosciutto e provola, rotolini con sala
me e provolone, ancora cartocci fritti ripieni di ricotta, graffe, ciambelle, pizzette, iris dolci con ricotta e salati, calzoni al forno, e brioche ripiene di crema, ricotta, cioccolato, saccottini, insomma l’elenco potrebbe non finire più.