
PETTOLE DI SEMOLA SENATORE CAPPELLI A LUNGA MATURAZIONE Un impasto antico, che si usa molto al sud in questo periodo, cambia paese, cambia nome, ma alla fine la ricetta è sempre la stessa. Quando sono arrivata in Puglia ho sentito parlare delle famose pettole, una pasta di pane fritta, e leggi e parla, alla fine è la stessa pasta fritta che facciamo in Sicilia. Le Spince siciliane infatti sono fatti della stessa pasta, solo che noi siciliani siamo forse un pochino più golosi e li usiamo mangiare dolci, con sopra tanto zucchero e cannella. (trovi qui la variante Sicula), le pettole invece vengono spesso farcite, o mangiate così, accompagnate da tantissime altre leccornie e salumi, acciughe e formaggi vari, in pratica un piatto rustico da gustare in compagnia. In Sicilia, come in molte zone della Puglia questo piatto viene preparato per la sera dell’8 dicembre, anche se in alcuni paesi viene anticipata al giorno di santa Cecilia, un momento unico, familiare. Io ancora ricordo di quando mio nonno, con le sue grandi mani, impastava forte forte, ricordo ancora splac splac splac, il rumore della pasta morbida che sbatteva con le mani, e mia madre pronta con la brocca dell’acqua tiepida, che al segnale della testa versava lentamente…… e al primo cenno si fermava, si perchè l’acqua bisogna aggiungerla piano piano, e solo mio nonno decideva quando fermarsi. Non esisteva bilancia, mai!!!!!! l’occhio e le mani bastavano, ed era vero, non sgarrava mai.
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