Risotto con asparagi selvatici

risotto con asparagi selvatici

Risotto con asparagi selvatici

Un primo piatto dal sapore delicato ma deciso, un risotto a costo 0 (almeno per me). Sfrutto al massimo le risorse della mia terra e in primavera insieme ad Andrea approfitto delle passeggiate e raccogliamo gli asparagi.

Per fare il risotto non è indispensabile usare gli asparagi selvatici, ma si possono tranquillamente utilizzare quelli coltivati.

Possiamo renderlo anche un piatto unico, con l’aggiunta di qualche pezzetto di salsiccia, ma fidatevi che senza è anche meglio.

Risotto con asparagi selvatici

Ingredienti per 4 persone:

  • 350 gr di asparagi selvatici o coltivati
  • uno spicchio d’aglio
  • 1 litro di brodo vegetale (io uso farlo con 3 cucchiai di preparato per soffritto fatto da me)
  • 2 cucchiai di olio d’oliva
  • un bicchiere di vino bianco
  • sale qb (solo se usate un brodo senza sale)
  • una noce di burro
  • formaggio grattugiato a piacere (io di solito aggiungo un cucchiaio a persona)

Per prima cosa prepariamo il brodo, io aggiungo 3-4 cucchiai di preparato per soffritto fatto in casa in un litro d’acqua e porto a bollore.

In un tegame per risotto, rosoliamo lo spicchio d’aglio ed eliminiamolo, aggiungiamo gli asparagi tagliati a pezzettini e un bicchiere di brodo, facciamo cuocere per 5 minuti a fiamma bassa, quando il brodo si sarà consumato, aggiungiamo il vino, scaldiamo e aggiungiamo anche il riso.

Io aggiungo anche tanto brodo fino a coprire il riso, e non lo tocco per i primi 5 minuti, poi inizio a mescolare di tanto in tanto per controllare la cottura e man mano aggiungere altro brodo.

C’è chi invece aggiunge poco brodo alla volta, girando spesso. Il risultato sarà comunque ottimo.

Quando il riso è cotto (seguite i tempi di cottura indicati nella confezione, ma soprattutto ASSAGGIATE), a fuoco spento aggiungiamo il burro, il formaggio e mescoliamo per bene, fino a rendere il tutto omogeneo e cremoso e servite caldo.

Per la versione vegana, potete sostituire il burro e il formaggio, o semplicemente ometterli, ho provato personalmente senza e viene molto bene lo stesso.

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Pubblicato da cucinareinsiemeate

Semplicemente ho dovuto imparare per spirito di sopravvivenza, e da cosa nasce cosa eccomi qui, speriamo bene!!!!!!

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